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The Darwin Awards

Suicidi accidentali per menti poco evolute.
Salviamo il mondo dai ladri di ossigeno!

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Tanatologia: lo studio scientifico della morte. La Natura, come Babbo Natale, è sempre a guardare e giudicare le nostre azioni. Quando si tratta della sopravvivenza del più forte, il tasto di cancellazione è sempre pronto a rispondere. The Darwin Awards non ha mai bisogno di elemosinari in cerca di volontari!

La selezione naturale porta a far sì che alcuni individui servano da monito per gli altri. Chi siamo noi per non essere d’accordo? La prossima generazione discende dai sopravvissuti!

Nel contesto socio-storico-culturale-scientifico-medicale odierno si permette a dei bimbominkia di arrivare in età adulta e generare altri bimbominkia. Ad esempio, mediante internet, può capitare che dei semplici sfigati, riescano a trovare altre sfigate e addirittura ad accoppiarsi con esse.
Viene quindi meno il fattore di regolazione delle nascite: la masturbazione. La masturbazione permetteva la sana e corretta selezione. Gli sfigati si masturbavano, evitando di tramandare i propri geni. Oggi, l’eccesso di evoluzione e democrazia, ha fatto venir meno i principi di selezione teorizzati da Darwin, mettendo tutti in condizione di trasmettere i propri geni, bacati o meno. Sembrerebbe quindi che la razza umana sia destinata a un sensibile decadimento qualitativo.
Invece no! Essite una nuova frontiera: un fattore correttivo simile a quello che regola l’esistenza dei lemmings: gli uomini (e le donne, ma un po’ di meno) idioti si auto-eliminano, impedendo la trasmissione dei propri geni e migliorando in questo modo il pool genetico.

I Darwin Awards vengono attribuiti a quelle persone che proteggono il nostro patrimonio genetico, rendendo l’estremo sacrificio della propria vita o – almeno – della propria fertilità, in maniera straordinariamente e spettacolarmente idiota, eliminando così la possibilità di trasmettere i propri geni alle generazioni future, e migliorando così la possibilità di sopravvivenza a lungo termine della nostra specie. In altre parole, sono eventi di persone che si uccidono in modo davvero stupido, e così facendo, ottimizzano notevolmente il patrimonio genetico, eliminando loro stessi dalla razza umana.

Più sciocca è l’azione che comporta la perdita di capacità riproduttiva (e la conseguente rimozione di un presunto insieme inetto di geni dal pool genetico – ad esempio uccidendosi o sterilizzandosi), migliori sono le possibilità che un individuo riceva il premio. I premi sono intitolati in onore al teorico dell’evoluzionismo Charles Darwin, e vengono assegnati sul World Wide Web e spesso distribuiti via e-mail. Non esiste alcun premio in denaro o altri beni associato al Darwin Award, ma i vincitori ottengono una certa fama per le loro disavventure.

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La maggior parte di noi sa istintivamente che le parole “credimi” e “accendi questo fusibile” sono una perfetta ricetta per un disastro. Partiamo dal presupposto che il comune buon senso elimina la necessità di annunci di servizio pubblico, come, “Attenzione: Il caffè è caldo” oppure “Il mantello di Superman non consente all’utilizzatore di volare“. Tuttavia, le storie vere – e documentate – dimostrano che il buon senso non è poi così comune. Il comune buon senso, non ha salvato quell’uomo che ha usato il cavo della corrente elettrica domestica per fulminare i pesci dello stagno, e che poi è andato a raccoglierli senza rimuovere il cavo!

Benché molti dei vincitori del Darwin vengano premiati postumi, la morte non è necessaria poiché i vincitori devono solo rimuovere se stessi dal pool genetico. In alcuni casi i vincitori si sono resi incapaci di procreare ma sono ancora vivi. In qualunque caso, prima di partecipare, bisogna sempre ricordare che vincere un Darwin Awards difficilmente migliora la tua vita.
Per vincere ci si deve comportare in maniera straordinariamente poco intelligente, ad esempio facendo il giocoliere con delle bombe a mano (Croazia, 2001); saltando da un aereo per filmare dei paracadutisti senza aver prima indossato un paracadute (USA, 1987); usando un accendino per illuminare un serbatoio di benzina e assicurarsi che non contenesse materiale infiammabile (San Paolo (Brasile, 2002) o riscaldando una lava lamp (sì, quelle lampade a forma di razzo con le bolle dentro!) su una stufa (fenomeno di cui si sono occupati anche i MythBusters).

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Regole
Anzitutto ogni concorrente ha diritto a un solo gettone di partecipazione. E ciò lo rende un premio particolarmente elitario. Così che, molti per essere sicuri di vincerlo, si allenano duramente ogni giorno escogitando il modo più da “Oh nooo, ma…ma….ma che cazzo! È idiota questo?”.

Le regole per ottenere il Darwin Award sono precise:
Impossibilità di riprodursi – Il candidato deve essere morto o sterile. Una questione contesa, a causa della clonazione, della donazione di cellule riproduttive e della castità. Dovessero questi ultimi poter vincere, la loro morte avrebbe impatto sul pool genetico? La regola generale che viene usata è quella per cui se il candidato non ha la capacità fisica di generare prole accoppiandosi con un compagno del sesso opposto, trovandosi assieme su un’isola deserta, è considerato fuori dal pool genetico.
Eccellenza – Strabiliante assenza di capacità di giudizio. L’idiozia del candidato deve essere unica e sensazionale. Qualcuno che va a letto con la sigaretta accesa non è candidabile, contrariamente a qualcuno che chiede ad un amico di bersagliarlo di mozziconi di sigaretta (Woodbine, 2002).
Auto-selezione – Essere causa della propria dipartita. Un passante colpito da un’incudine gettata dalla cima di un grattacielo è stato sfortunato. Se si viene colpiti da un’incudine che si è issata sul proprio balcone per liberarsi dai piccioni, si è eleggibili per il Darwin Award. Non c’è premio per aver eliminato qualcun altro dal pool genetico in modo “straordinariamente stupido” (anche se il passante ha qualche gene in comune con lo stolto). Quindi, l’uomo di Camden che investì una suora mentre fumava crack e reggeva il volante con i piedi, non otterrà mai il premio.
Maturità – In grado di intendere e volere. Il candidato deve avere almeno 16 anni di età e non avere handicap mentali.
Veridicità – L’evento deve essere verificato. La storia deve essere sostenuta da articoli di giornale, servizi televisivi confermati, e/o testimoni oculari affidabili.

Inoltre i candidati devono essere stati scoperti nell’anno della candidatura. Ad esempio, se il vincitore di una gara di nascondino svoltasi cinque anni fa è scomparso, deve essere nominato entro un anno dal ritrovamento dello scheletro.