La libera informazione in Italia è solo un’ipotesi, una vaga idea non molto praticata, ma in cui la maggior parte degli italiani crede, fa finta di credere, o comunque gli va bene così e accetta pedissequamente tutto quanto gli viene propinato senza alcuno spirito critico.
Nel nostro panorama la Voce del Padrone è di certo quella del Gruppo Gedi Editoriale S.p.A., impresa italiana multimediale attiva nel settore della stampa, comunicazione digitale, radiofonica e televisiva. A chi fa capo il gruppo GEDI? Alla famiglia Agnelli-Elkann e proprio John Philip Jacob Elkann (nato a New York il 1° aprile 1976) ne è presidente.
Vediamo alcuni dettagli delle testate controllate direttamente da GEDI:
Quotidiani: La Stampa (Torino), la Repubblica (Roma), Il Secolo XIX (Genova), Messaggero Veneto – Giornale del Friuli (Udine), Il Piccolo (Trieste), Gazzetta di Mantova (Mantova), Il Mattino di Padova (Padova), la Provincia Pavese (Pavia), La Tribuna di Treviso (Treviso), la Nuova di Venezia e Mestre (Venezia), Corriere delle Alpi (Belluno), La Sentinella del Canavese (Ivrea)
Periodici: National Geographic Italia, National Geographic Traveler, Limes, Le Scienze, Mind, HuffPost Italia, Le Guide di Repubblica
Il 7 marzo 2022 la GEDI ha reso nota la cessione de L’Espresso a una nuova società chiamata L’Espresso Media s.r.l., del gruppo BFC Media. (ma non si può dire quanto poi sia indipendente come linea editoriale)
Radio: Radio Deejay, Radio Capital, Radio m2o,
Televisione: Deejay TV
Digitale: Gedi Digital
Pubblicità: A. Manzoni & C.
Non è difficile dunque immaginare come, l’informazione fornita da queste testate abbia, come dire, un unico filo conduttore. E non è nemmeno difficile immaginare come in uno scenario di accordi e clientele, nessun altra testata voglia discordarsi dalla narrazione comune.
“The smart way to keep people passive and obedient is to strictly limit the spectrum of acceptable opinion but allow very lively debate within that spectrum.” [N. Chomsky]